27 marzo 2020
Il Comitato Nazionale per la Bioetica, pur riconoscendo il rispetto dovuto all’animale e al suo benessere, più volte sottolineato in pareri precedenti, esprime preoccupazione per i divieti che la ricerca scientifica può incontrare nell’effettuare la sperimentazione con l’impiego di animali, base ancora oggi insostituibile per il progresso delle conoscenze e delle terapie in medicina.
Il decreto legislativo 26/2014, in difformità con l’articolo della Direttiva europea 2010/63 in materia di protezione di animali a fini scientifici, recepita anche dall’Italia, introduce norme restrittive, non permettendo all’art. 5, "Finalità delle procedure", comma 2, lettera d), le ricerche sugli xenotrapianti e lettera e) le ricerche sulle sostanze d’abuso La mozione si sofferma ad analizzare due questioni: gli xenotrapianti e la sperimentazione di sostanze passibili di abuso.
Il CNB ritiene che sia necessario consentire alla ricerca biomedica italiana, con tutti i necessari controlli, una maggiore possibilità d’azione in questi importanti ambiti della ricerca scientifica, evitando penalizzazioni e tempi di attesa fra un esperimento e l’altro non comparabili rispetto a quelli di altri Paesi europei. Il perdurare dei divieti, di contro, non permetterebbe di realizzare o mantenere collaborazioni con gruppi di ricercatori europei ed extraeuropei e tantomeno di accedere ai finanziamenti dell’Unione, isolando l’Italia dal resto dell’Europa in un settore di fondamentale importanza.
Pertanto, come già auspicato dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita (CNBBSV) (7), il Comitato invita il Governo a procedere rapidamente ad adeguare il decreto legislativo alla Direttiva europea 2010/63 in materia di protezione di animali a fini scientifici, al fine di rimuovere le cause di una possibile marginalizzazione del sistema di ricerca italiano, già fragile, e in modo da non tradire l’obiettivo di armonizzazione perseguito dalle nuove norme UE.
Tale invito risulta ancor più urgente in questo periodo così drammatico per l’intero paese a causa della diffusione del contagio da Sars-CoV-2: non è possibile prescindere dalla sperimentazione animale per studiare la patogenesi dell’infezione da Coronavirus nell’uomo, per testare dei trattamenti antivirali efficaci valutandone anche i possibili effetti collaterali, per sviluppare il vaccino.
La mozione si conclude con una posizione di Minoranza dei membri del CNB: Salvatore Amato, Luisella Battaglia, Marianna Gensabella, Maurizio Mori, Tamar Pitch, Grazia Zuffa.