Bioetica e riabilitazione

17 marzo 2006

Abstract

Testo integrale

Il parere affronta il tema della riabilitazione delle persone con disabilità in generale e le questioni bioetiche connesse, mettendo in luce non solo gli aspetti medici della riabilitazione, ma anche gli aspetti psicologici e sociali. La “riabilitazione” viene definita come l’insieme degli interventi terapeutici (cure) ed assistenziali (care) che hanno come finalità il recupero (parziale o totale) di abilità compromesse a causa di patologie congenite o acquisite e la valorizzazione delle potenzialità presenti (sensoriali, motorie, psichiche) per consentire e conseguire la migliore inclusione della persona con disabilità nell’ambito della vita familiare e sociale. Il documento sottolinea come la riflessione bioetica su questo tema chiami in causa diversi livelli: antropologico (nella determinazione del significato di corporeità e di persona); etico (nell’individuazione dei criteri di riferimento per gli operatori e per la persona con disabilità); giuridico (nell'identificazione della persona con disabilità come soggetto di diritti); politico-sociale (nella pianificazione delle risorse da destinare alla riabilitazione e all’inclusione).
A partire dall’analisi compiuta a questi livelli, il CNB giunge a formulare alcune osservazioni e raccomandazioni. L’ethos dell’esperienza della disabilità è il corpo, inteso non come “oggetto” colto nella sua mera fisicità, ma come “corporeità”, dimensione costitutiva dell’identità della persona. La disabilità – in quanto esperienza del limite inteso come parte costitutiva del vivere umano – va considerata non come l’espressione di ciò che manca, bensì come mezzo per valorizzare ciò che si possiede. Il documento privilegia un approccio etico “integrale”, che prende in considerazione la globalità del soggetto da riabilitare in un processo di tipo ‘educativo’ e dinamico, che muove dal coinvolgimento di tutti i soggetti in una alleanza “riabilitativa” allargata. In questa prospettiva diventa fondamentale il sostegno alla famiglia, soprattutto in presenza di minori con disabilità. Il CNB sottolinea l’importanza della rilevazione del consenso all’iter riabilitativo con particolare attenzione al contenuto dell’informazione e ai soggetti destinatari dell’informazione. Viene affrontato, inoltre, il tema del limite tra ‘insistenza’ riabilitativa e ‘accanimento’ riabilitativo.
Sulla base di questi principi, il CNB raccomanda che venga sempre riconosciuto e supportato il diritto della persona con disabilità alla riabilitazione; che la società si impegni, culturalmente ed economicamente, nell’assistenza e nella riabilitazione delle persone con disabilità; che vi sia un'adeguata attenzione alla formazione ‘globale’ e non solo tecnico-scientifica degli operatori sanitari coinvolti nella riabilitazione; che si dia un forte sostegno all'associazionismo e al volontariato impegnati nella cura della persona con disabilità e alle famiglie; che si favorisca, infine, il radicamento di una cultura sociale della riabilitazione centrata sull’accoglienza e sull’inclusione.

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