Dichiarazione per il diritto del bambino a un ambiente non inquinato

24 settembre 1999

Abstract

Testo integrale

Il parere affronta la questione ecologica e la sua incidenza sulla salute dei minori, suscitate dalla necessità di continuare a stimolare un serio processo di sensibilizzazione riguardo lo sfruttamento improprio delle risorse ambientali, il degrado, l’inquinamento ed i rischi ad essi associati per la salute umana. Per il CNB l’orientamento etico fondamentale è rappresentato da un principio prudenziale il quale, nella valutazione della liceità delle azioni umane, che hanno un impatto sull’ambiente, attribuisce a coloro che intendono introdurre nuove tecnologie (comprese le bio-tecnologie), “l’onere della prova” di garantire la non dannosità per l’uomo.
Alla luce della dimostrata correlazione tra livello di inquinamento e i problemi che ne derivano alla salute, il CNB sottolinea come i soggetti maggiormente esposti a rischio o, per la loro condizione biologica, maggiormente vulnerabili sono le donne in gravidanza, gli anziani e in primo i luogo bambini. Il Comitato sottolinea la necessità di rivedere i parametri di quantificazione e di determinazione dei “valori limite” di tossicità a partire dai bisogni e dalle specifiche vulnerabilità dei bambini, in ogni fase del loro sviluppo e verso ogni agente inquinante. E’ possibile utilizzare a tal fine i dati attualmente disponibili che permettono già ora una precisa individuazione del rischio per la salute dei minori.
La tutela della salute dei minori comprende altresì la tutela dall’inquinamento acustico, soprattutto nelle aree urbane, e presuppone un’attenzione particolare da dedicare alla pianificazione urbanistica e all’organizzazione di servizi a favore della fruibilità e del godimento estetico dell’ambiente da parte dei minori. Il CNB ritiene che questa ridefinizione sia strumento essenziale per una concreta promozione del “diritto di cittadinanza dei bambini”.

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