Etica, sistema sanitario e risorse

17 luglio 1998

Abstract

Testo integrale

Il CNB, consapevole della rilevanza del problema della “giustizia distributiva” nell’allocazione delle risorse sanitarie, ha ritenuto opportuno dare vita ad un ampio documento con l’apporto anche di studiosi esterni al CNB. Il documento si suddivide in due sezioni, l’una di carattere generale, l’altra come raccolta di contributi scientifici su tematiche di carattere specifico da parte dei vari studiosi interpellati.
Il CNB esamina la questione della allocazione di risorse, sia a livello micro che macro, nell’ambito del sistema di cura della salute. Si tratta di stabilire la parte del PIL da assegnare al sistema e la sua distribuzione sia in riferimento alle risorse umane (di personale quantitativamente e qualitativamente adeguato) sia in riferimento alle risorse materiali, strutturali e tecnologiche, tra la prevenzione, la cura efficace delle malattie e l’organizzazione dei servizi, alla luce dei principi di socialità, sussidiarietà, solidarietà e responsabilità. Il Comitato analizza le teorie “incompatibiliste”, per le quali efficienza economica ed etica sono inevitabilmente in conflitto e le teorie “riconciliazioniste”, per le quali questo conflitto non è insanabile.
In Italia – che ha la percentuale del PIL destinata al sistema sanitario fra le più basse dei paesi europei – si dibatte sull’intervento dello Stato, sul mix Stato-privati, sugli effetti ottenibili con il libero mercato, con il cosiddetto maximal market. Il CNB propone un accreditamento dei servizi e una regionalizzazione delle responsabilità, che comprende anche unità di valutazione con l’avvertenza di non accentuare le disuguaglianze tra regione e regione. Il “razionamento” non può essere inteso come puro risparmio, bensì come un intervento che sarebbe necessario anche se non ci fosse alcun tetto di spesa, come un intervento razionale e non freddamente razionalizzante.
In questo quadro il Comitato ritiene opportuno evidenziare la l’importanza che si investa nella ricerca e nella sperimentazione: risorse in questo settore finirebbero inevitabilmente col ripercuotersi sul sistema delle cure e quindi sullo stesso principio costituzionale del diritto alla tutela della salute. Il Comitato inoltre pone una particolare attenzione alla formazione del personale sulla base di una pedagogia medica mirata a realizzare una “qualità totale” delle cure.
Infine i contributi esterni sono raccolti in tre aree: profili giuridici, assistenza sanitaria e assistenza sociale, ricerca nelle scienze della vita.

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