“Mobile-Health” e applicazioni per la salute: aspetti bioetici

28 maggio 2015

Abstract

Testo integrale

Il parere analizza gli aspetti bioetici della „mobile-health‟ e delle applicazioni per la salute. A partire da una definizione e da una breve descrizione del fenomeno, il parere mette in evidenza le potenzialità trasformative e le opportunità di queste nuove tecnologie e si sofferma su alcuni aspetti di problematicità etica.
In modo specifico: 1. la sicurezza e la efficacia, con riferimento alla distinzione tra applicazioni che rientrano nei dispositivi medici o che si esclude siano dispositivi medici, nel contesto della sperimentazione e validazione scientifica delle
applicazioni; 2. l‟uso dei dati e la privacy, con particolare attenzione nell‟ambito della enorme quantità e complessità di dati, all‟accesso da parte di terzi (assicuratori, datori di lavoro), alla possibilità della costituzione di “profili” degli utenti in assenza di una adeguata e trasparente informazione; 3. il consenso informato (in contrapposizione al „consenso informatico‟), con particolare attenzione ai minori; 4. la
vulnerabilità tecnologica, declinata nelle diverse possibili forme di dipendenza tecnologica a livello individuale (il fenomeno del „quantified self‟), sociale, politica ed economica; 5. l‟autogestione della salute nel contesto della trasformazione del rapporto paziente/medico; 6. il divario tecnologico e le problematiche dell‟equità di accesso, nel contesto delle differenze di età, di condizione socio-economica-culturale
oltre che geografica.
Alla luce dell‟analisi etica il Comitato esprime alcune raccomandazioni: 1.l‟elaborazione di criteri condivisi a livello internazionale per classificare applicazioni
per la salute come dispositivi medici, distinguendoli da quelli che non sono dispositivi medici;2. la promozione di una ricerca interdisciplinare tra informatici, progettisti e medici, insieme ad esperti di etica, scienze cognitive e sociali, nella fase di
progettazione, sperimentazione e valutazione delle applicazioni; 3. l‟incentivazione delle industrie a produrre app effettivamente utili per la salute dei cittadini; 4.
l‟identificazione di responsabilità delle compagnie che producono app, nell‟ambito dei profili di sicurezza e privacy; 5. l‟istituzione di un osservatorio per il monitoraggio
delle app con attinenza alla salute e la costituzione di siti e/o portali accreditati scientificamente; 6. la promozione di un‟appropriata informativa e una trasparente
comunicazione all‟utente al momento dell‟utilizzo dell‟app, con una specifica attenzione ai minori; 7. l‟implementazione della informazione ed educazione dei medici, al fine di consentire l‟acquisizione di competenze specifiche nella consapevolezza della rilevanza di conservare e non impoverire il rapporto interpersonale con i pazienti; 8. la promozione di studi sull‟impatto dell‟uso delle app, in particolare sull‟identità personale e relazionale; 9. il monitoraggio ed una adeguata educazione delle categorie particolarmente vulnerabili (minori, anziani, disabili) al fine di garantire la non discriminazione; 10. la promozione sociale di un uso critico delle nuove applicazione per la salute, evitando forme eccessive di salutismo e di medicalizzazione.

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