Violenze, media e minori

25 maggio 2001

Abstract

Testo integrale

Il documento affronta il tema della violenza e della relazione tra media e minori. Il CNB, considerata la crescente influenza che i media tradizionali ed i nuovi media esercitano sulla formazione della personalità minorile, le opportunità che si creano ed i rischi che ne possono derivare, prende atto della insufficienza e della larga inattuazione della disciplina vigente e intende richiamare l’attenzione sull’importanza della questione al fine di contribuire al dibattito nell’opinione pubblica, tra gli operatori del settore, le categorie e le associazioni interessate.
Il CNB ritiene che il principale obiettivo da raggiungere sia quello della formazione di una cultura del rispetto nei confronti dei minori, delle loro esigenze affettive e formative, e della responsabilità degli adulti e delle istituzioni nei loro confronti. Sulla base di queste premesse, nel documento si suggeriscono alcune indicazioni bioetiche rivolte ai diversi soggetti sociali che agiscono sulla formazione dell’infanzia. Viene sottolineata la responsabilità dei genitori nell’educazione dei figli anche in rapporto all’uso dei mass media.
Per quanto riguarda il mondo della scuola, gli insegnanti devono essere formati su tematiche che spaziano dalle trasformazioni dell’immagine dell’infanzia nel corso del tempo alle caratteristiche psicofisiche dei bambini e degli adolescenti, all'impatto che i vari messaggi audiovisivi esercitano sia a livello cognitivo che emotivo nelle diverse età, alle esigenze di impegno e di gioco, di partecipazione e di progettualità che hanno i giovani. Il CNB raccomanda ai media la promozione di un'azione più decisa che distingua i programmi dell'infanzia da quelli degli adulti e l’introduzione di norme più rigide che tendano a vietare qualsiasi forma di pubblicità nell'ambito dei programmi rivolti ai bambini. Per quanto riguarda le istituzioni politiche il CNB sottolinea l'esigenza della diffusione di una corretta cultura dell'infanzia che riconosca i bambini come soggetti dotati di spettanze proprie e raccomanda la concreta attuazione della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo (Nazioni Unite, 1989).

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