Covid-19 e bambini: dalla nascita all’età scolare

23 ottobre 2020

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Pubblicazione

Il CNB sottolinea le ripercussioni specifiche indotte dalla pandemia sulla salute globale dei bambini e sui principali aspetti bioetici sottesi, con specifica attenzione già dalle primissime correlazioni esistenti nell’unità materno-feto-neonatale, fino alle prime fasi dello sviluppo quali l’infanzia e la fanciullezza.

Nell’ambito della gravidanza, parto e vita neonatale, precauzione e responsabilità sono indicati come i principi bioetici irrinunciabili per la “relazione di cura” in persone che necessitano di una tutela specifica.  L’analisi sulla condizione dei bambini nell’età prescolare e scolare è approfondita sul piano degli aspetti sanitari, con particolare attenzione alle fragilità di bambini con malattie croniche, disabilità, patologie rare e alla discontinuità delle cure. Sono prese in considerazione le conseguenze psicologiche e sociali del lockdown, con specifica attenzione al disagio sociale e alle diseguaglianze economico-sociali-culturali. Il parere affronta in modo specifico le conseguenze della chiusura delle scuole, le problematiche connesse alla riapertura delle scuole e alla didattica a distanza, evidenziandone le opportunità e le criticità (in particolare l’aggravio della vita quotidiana per le famiglie e il divario digitale, ossia il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso in modo parziale o totale). Il Comitato, nel contesto dell’intreccio indissolubile in questo ambito delle problematiche politiche, economiche, sociali, cliniche e sanitarie, richiama l’esigenza di un inquadramento dei problemi nella prospettiva bioetica della precauzione, prudenza e responsabilità nell’impegno di tutelare soprattutto chi è in situazioni di specifica e temporanea vulnerabilità. Il Comitato riconosce l’interesse del minore quale criterio etico-giuridico fondamentale per la valutazione del rapporto benefici-rischi delle misure di contenimento della pandemia e individua la centralità della scuola nell’ambito della crescita personale e sociale dei bambini. Rileva inoltre l’esigenza di promuovere una ricerca multidisciplinare sui determinanti bio-psico-sociali della salute del bambino nell’ambito della pandemia Covid-19, che possa costituire la base di linee guida interdisciplinari per una riduzione degli effetti negativi e per un superamento delle problematicità emerse sul piano sanitario, psicologico e sociale. Il Comitato raccomanda particolare cura e supporto psicologico per i piccoli minori più vulnerabili con disabilità o provenienti da situazioni familiari critiche, che hanno sofferto maggiormente degli effetti della pandemia e della chiusura dei servizi educativi; la promozione di un’educazione alla responsabilità nei confronti della salute individuale e della salute pubblica, sia all’interno dell’iter curriculare scolastico sia con iniziative formative extracurriculari con il coinvolgimento anche dei familiari e degli operatori scolastici.

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