Infanzia e ambiente

18 luglio 1997

Abstract

Testo integrale

Il parere analizza l’infanzia non come fase dell’evoluzione umana in attesa dell’età adulta, bensì come categoria peculiare. La ‘bioetica dell’infanzia’ non è ritenuta analogabile per approssimazioni alla ‘bioetica degli adulti’, ma è indagata nelle sue specifiche problematiche.
Il CNB sottolinea la responsabilità degli adulti nei confronti dell’ambiente, al fine di adeguarlo alla salute dei bambini, considerati soggetti deboli e vulnerabili. L’‘ambiente’include non solo gli aspetti fisici, chimici, biologici e materiali ma anche la dimensione socio-culturale. E’ sottolineata l’esigenza di creare condizioni ambientali che non compromettano le condizioni fisiche-psichiche e sociali del bambino, per proteggerlo dai rischi e garantire le condizioni di tutela della sua vita e della sua salute.
Il documento analizza l’incidenza dei fattori genetici ed epigenetici nelle prime fasi dello sviluppo individuale (prenatale e postnatale), rilevando il ruolo determinante dell’ambiente nella modulazione dei caratteri ereditari, seppur entro i limiti imposti dalla natura stessa. E’ ritenuto doveroso da parte dei genitori e da parte della società, assicurare l’ambiente migliore già nella fase di sviluppo prenatale. I fattori inquinanti sono molteplici ed è difficile effettuare un’analisi dell’incidenza di ognuno di essi, anche a causa delle interazioni: il parere sottolinea la particolare importanza del controllo dei fattori “aereo-contaminanti” e alimentari.
Il documento ricomprende nella nozione di “ambiente” anche la famiglia e la scuola, in quanto luoghi di pratica relazionale che favoriscono la crescita del senso di responsabilità. Aspetti biologici e contesto familiare-sociale risultano strettamente interconnessi nell’analisi della protezione dell’infanzia. Si ritiene che si debba evitare il ‘rischio pedagogico’ mediante una adeguata formazione delle famiglie, degli educatori e di coloro che operano nei confronti dei bambini per costruire una adeguata ‘cultura dell’infanzia’. Un’attenzione particolare viene rivolta alla situazione dei bambini disabili, per i quali occorre creare un ambiente che valorizzi le risorse personali, accettandone i limiti. E’ trattato altresì il tema delle diseguaglianze e dell’abuso sui bambini, considerato sia il problema degli abusi fisici, che quelli psichici e sessuali.
Il parere analizza infine gli strumenti giuridici per una adeguata tutela del minore, auspicando un suo maggiore ascolto e una gradazione della sua capacità di agire, a seconda del suo livello di maturità, al fine di contemperare l’obbligo alla protezione con il diritto all’autodeterminazione.

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