Bioetica con l'infanzia

22 gennaio 1994

Abstract

Testo integrale

Il parere propone una serie di temi per stimolare una riflessione sulla cultura dell’infanzia che, data la complessità delle relazioni tra mondo degli adulti e mondo dei bambini e degli adolescenti, ha una indubbia rilevanza bioetica. Il testo è suddiviso in quattro parti fondamentali, la prima delle quali propone uno sfondo culturale, epistemologico e antropologico, sulla complessità e sui limiti della conoscenza, sul senso dell’alterità e sulla coscienza del significato di responsabilità. Questa prima parte elabora una riflessione sul rispetto e la comprensione che devono essere riservate all’infanzia e su come promuoverne la salute e l’educazione.
La seconda parte tematizza l’infanzia come fase dello sviluppo della persona, nella sua dimensione individuale e relazionale. Il Comitato riconosce che la nascita dell’individualità dell’essere umano avviene con il concepimento, ma sottolinea l’importanza della protezione e dell’educazione familiare per un pieno sviluppo della soggettività, che nella sua realizzazione deve trovare un ambiente adeguato. La famiglia è luogo fondamentale per la formazione della soggettività dei minori, anche se questo ruolo non permette ai genitori di considerare il figlio come oggetto su cui proiettare le proprie aspettative, i propri desideri e i propri progetti.
La terza parte riguarda in maniera specifica l’educazione e la cura della salute del minore. In essa viene sottolineata l’importanza del benessere del minore, che si realizza necessariamente riconoscendo e tutelando la sua soggettività, attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione nelle scelte personali. Il parere sollecita pertanto gli operatori sanitari a personalizzare le cure destinate ai bambini e agli adolescenti con i quali occorre entrare in relazione. L’assenso ai trattamenti terapeutici, in questa prospettiva, contribuisce a creare l’alleanza terapeutica tra il medico e il minore e deve essere ricercato con la dovuta attenzione al grado di maturità raggiunto dal minore stesso, valutando comunque l’importanza dell’intervento richiesto e fatte salve le prerogative dei legali rappresentanti.
La quarta parte analizza le ricadute che il pensiero bioetico sull’infanzia ha avuto sul piano giuridico. In essa si ribadisce l’importanza della tutela e della promozione dei diritti dei minori, che sono ormai riconosciuti da numerose fonti del diritto nazionale ed internazionale, non soltanto sul piano dei principi fondamentali, ma anche nella disciplina dei settori in cui tale problematica si articola, come la famiglia, la scuola, il lavoro, la salute e l’informazione.
Il parere si conclude con una sintesi e delle raccomandazioni finalizzate alla creazione di osservatori sui bisogni dell’infanzia e alla promozione di una cultura attenta alle problematiche dei minori.

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