Il suicidio degli adolescenti come problema bioetico

17 luglio 1998

Abstract

Testo integrale

Il CNB analizza il dato dell’aumento dei tentativi di suicidio in età adolescenziale nel contesto dei mutamenti della società e della mentalità collettiva in età contemporanea. L’incremento dei suicidi in quella fascia di età sembra risentire particolarmente della trasformazione della struttura familiare e dell’indebolimento delle tradizionali “agenzie di socializzazione” (cominciando dalla scuola), a cui non ha corrisposto una adeguata rete di supporto sociale. Gli adulti, non sempre si dimostrano consapevoli di essere modelli di identificazione e spesso non sono attenti a trasmettere ai ragazzi l’importanza di compiere scelte morali fondanti la propria esistenza. Una adeguata formazione degli operatori sociali è raccomandata con particolare urgenza da parte del Comitato.
In questo contesto di destrutturazione dell’ambiente sociale e culturale è sempre più difficile comunicare all’adolescente il senso dei valori etici. La stessa incidenza dei mass media viene subita acriticamente, contribuendo ad aumentare un clima generalizzato di violenza e disagio. Negli ultimi anni questo disagio si è acutizzato al punto tale da generare nei soggetti deboli ed esposti delle vere e proprie forme di disadattamento. Dinanzi all’ampiezza ed alla complessità di questo scenario, il CNB ha ritenuto opportuno offrire percorsi di riflessione volti alla comprensione generale del suicidio e della situazione adolescenziale contemporanea, soffermandosi poi sulla condizione propria dei soggetti a rischio o in difficoltà. A questo proposito il documento delinea alcuni fattori di rischio suicidale e gli orientamenti bioetici necessari per affrontare il fenomeno in tutta la sua ampiezza.
Risulta così essenziale l’azione di prevenzione del suicidio, affidata a servizi come i consultori familiari, i centri di socializzazione per adolescenti e giovani, i progetti educativi specificamente rivolti a quella fascia di età, i programmi legate ad attività sportive o all’animazione estiva, il servizio tossicodipendenze, le comunità familiari, gli ambulatori e i dipartimenti di psichiatria delle ASL, oltre a prospettive d’intervento di carattere sperimentale (interventi educativi su strada, educazione al lavoro, proposte di spazi autogestiti). Il CNB invita a riflettere sulla responsabilità dell’intera società nei confronti del futuro delle generazioni in crescita.

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