Neuroscienze e potenziamento cognitivo farmacologico: profili bioetici

22 febbraio 2013

Abstract

Testo integrale

Il documento, dopo aver proposto una definizione di potenziamento (enhancement) relativa alle nuove tecnologie biomediche, circoscrive il proprio oggetto di interessse al c.d. ‘potenziamento neurocognitivo farmacologico’, per poi delineare sinteticamento lo stato dell’arte dei farmaci e delle tecnologie oggi disponibili e diffuse, soffermandosi in modo particolare sui profili bioetici del dibattito sull’uso di farmaci neuro stimolatori da parte di soggetti sani. Sulla base dei dati disponibili sul piano scientifico ed empirico, il Comitato esprime alcune considerazioni, valutazioni e raccomandazioni bioetiche.
Il Comitato non ritiene illecito in linea generale un impiego saggio ed adeguatamente regolato di potenzianti cognitivi più sicuri ed efficaci di quelli oggi disponibili, pur sottolineando i numerosi problemi bioetici e di policy che dovrebbero comunque esser discussi ed affrontati. Il CNB sollecita nuove ricerche nell’ambito neurobiologico e neurofarmacologico, richiama ai principi bioetici della sperimentazione (proporzione rischi/benefici, consenso informato, approvazione del comitato etico competente) per quanto riguarda i protocolli sperimentali arruolanti soggetti sani, riflette sui problemi di giustizia sanitaria, raccomanda una adeguata informazione alla società sui rischi di tali farmaci e auspica l’avvio di una discussione pubblica più generale sui temi del cognitive enhancement. Il Comitato sottolinea altresì come le funzioni cognitive possano essere migliorate in maniera più duratura e più rispettosa della crescita personale dallo studio, da una stimolazione continua dell’interesse, da una vita sociale e di relazioni ricca, da stili di vita (nutrizione, attività fisica) sani ed evidenzia come le eccessive aspettative nei confronti degli effetti potenzianti dei neurostimolatori farmacologici derivino da una visione riduttiva dell’intelligenza umana.

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