22 settembre 1995
Il parere è sollecitato da una richiesta di sospensione cautelativa dell’utilizzo della terapia elettroconvulsionante e riguarda soltanto gli aspetti bioetici di tale pratica, senza addentrarsi sugli aspetti prettamente tecnico-scientifici.
Il Comitato dichiara che, esaminata attentamente la letteratura scientifica sul tema, non sussistono motivazioni bioetiche per porre in dubbio la liceità della terapia elettroconvulsionante. Tuttavia, il documento contiene l’invito ad utilizzare con prudenza questo tipo di terapia, considerando attentamente e caso per caso le indicazioni di natura medica e la possibilità di valide alternative.
Si auspica che, nelle strutture in cui viene praticata la terapia elettroconvulsionante, il Comitato Etico Locale segua e valuti con attenzione le procedure adottate. Pur sottolineando le difficoltà concernenti l’acquisizione del consenso informato del paziente psichiatrico e di chi lo rappresenta, il parere invita il personale medico a sforzarsi per ottenere questo consenso, anche attraverso un adeguato sostegno psicologico al paziente e alla famiglia.