21 marzo 2003
Il CNB ritiene che il tabagismo – definito come una tossicofilia contraddistinta da un elevato grado di dipendenza – per estensione, gravità e costo sociale, oltre che per la forza degli interessi in gioco, costituisce uno dei grandi problemi della società moderna con risvolti non solo etici, sanitari e sociali, ma anche economici ed occupazionali.
Sul piano bioetico, il CNB focalizza la propria attenzione sul ‘bene salute’ che rientra tra i diritti fondamentali della persona umana e come tale garantito dalla Costituzione italiana. La salute è chiamata in causa nel duplice aspetto della salute del fumatore e di quella del non fumatore; ma è ugualmente coinvolto il principio di autonomia e il limite da individuare alla insindacabilità di scelte di vita individuali e consapevoli.
Dal punto di vista giuridico, il CNB prende atto che fumare è attualmente una scelta consentita, che non può essere proibita – salvo per i minori – e da cui non può discendere una riduzione dell’assistenza sanitaria cui ha diritto ogni persona. Tuttavia, i danni del tabagismo impongono all’intera collettività costi umani ed economici altissimi. Risorse sottratte al soddisfacimento di altri bisogni, impellenti e legittimi. E’ quindi parere del CNB che la collettività può giustamente sollecitare soluzioni che tengano conto dell’interesse non solo dei fumatori, ma di tutti i cittadini.
Il CNB ritiene eticamente riprovevole che lo Stato tragga profitto dalla commercializzazione del tabacco e – per contro – necessario l’impegno pubblico nella lotta al tabagismo col coinvolgimento di tutta la società civile, con particolare riguardo ai medici, ai farmacisti e al personale sanitario in genere. Più specificamente, gli Stati dovrebbero: investire nella prevenzione attraverso la promozione di un’informazione corretta sui pericoli del tabagismo, rivolta soprattutto ai giovani; limitare i danni del tabagismo ricorrendo a mirate strategie di comunicazione dissuasiva e rendendo più incisive le misure volte a proteggere dal fumo passivo; approfondire i lati poco conosciuti del tabagismo come i meccanismi della dipendenza; favorire la conversione del settore; vietare ogni tipo di pubblicità di prodotti e/o marchi riferibili al fumo. Il CNB auspica, inoltre, che si applichino alle ricerche connesse al tabagismo le medesime regole etiche che valgono per la ricerca biomedica in generale.
Il CNB sottolinea, infine, l’importanza dell’impegno per la disassuefazione, perché la dipendenza limita la libertà individuale e costituisce il principale ostacolo alla lotta contro il tabagismo.
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