Vaccinazione anti-covid-19 per i bambini di 5/11 anni: riflessioni bioetiche

18 febbraio 2022

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Il CNB dopo vari documenti sulla pandemia ha ritenuto importante intervenire sulla vaccinazione pediatrica recentemente autorizzata per i bambini 5-11 anni. Nel quadro di un approfondimento degli aspetti medici, relativamente ai dati epidemiologici sullo sviluppo della patologia e ai dati sulla sicurezza ed efficacia delle vaccinazioni a livello internazionale e nazionale per la fascia di età 5-11 anni, il CNB evidenzia il rapporto favorevole dei benefici rispetto ai rischi.

In particolare il Comitato sottolinea che, a fronte dei rischi dati dalla malattia e alle possibili conseguenze, vaccinare i bambini è primariamente finalizzato a proteggere la loro salute, per i benefici diretti, considerando sia la salute fisica (con la prevenzione della malattia grave e della morte) che il benessere sul piano psico-sociale (con la possibilità di vivere in sicurezza la scolarizzazione e la socialità).

Ai benefici diretti vanno aggiunti i benefici indiretti, quelli a tutela dei propri familiari con cui i bambini convivono, soprattutto se si tratta di persone anziane e vulnerabili che non si sono potute vaccinare, e per contenere la “circolazione” del virus e raggiungere una immunità di comunità più rapidamente.

Il Comitato ritiene importante spiegare ai bambini, anche con mezzi adeguati all’età (compresi i fumetti, cartoni animati e personaggi televisivi), la necessità di comportamenti di attenzione e prevenzione attraverso le vaccinazioni. Marca la importanza di avere allestito posti di vaccinazione specifici per i bambini con giochi e grafiche invitanti, ricordando che interessanti iniziative sono state prese anche nella scuola, che può rappresentare la sede preferibile per vaccinare i bambini, dato che è il luogo più familiare dopo la propria abitazione e questo può farli sentire al sicuro, protetti, e far vivere loro questa esperienza come se rientrasse nella routine.

Infine il Comitato sottolinea l’importanza del consenso informato in cui si esprima la volontà dei genitori. Il consenso informato in pediatria per i bambini piccoli, per le scelte vaccinali, è rimesso ad una riflessione competente del medico concernente la valutazione delle condizioni di salute del bambino e l’informazione completa e chiara ai genitori nell’ambito dell’alleanza terapeutica. Ai pediatri in questa fase spetta dunque una profonda opera di informazione e persuasione, oltre che un monitoraggio dell’andamento delle vaccinazioni nella ‘vita reale’, sul territorio e negli ospedali.

Il Comitato raccomanda ai genitori di prendere le decisioni considerato il superiore interesse del minore e la tutela dei propri familiari fragili, oltre che la tutela della comunità; sollecita la comunicazione istituzionale, le associazioni e società scientifiche e gli stessi pediatri a continuare a fornire informazioni chiare e trasparenti sul bilanciamento benefici e rischi del vaccino; invita a un attento monitoraggio delle fake news; auspica l’organizzazione di campagne vaccinali nelle scuole.

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