In data odierna è stato pubblicato sul sito istituzionale alla pagina https://bioetica.governo.it/it/pareri/pareri-e-risposte/vulnerabilita-e-cura-nel-welfare-di-comunita-il-ruolo-dello-spazio-etico-per-un-dibattito-pubblico/ il parere “Vulnerabilità e cura nel welfare di comunità. Il ruolo dello Spazio etico per un dibattito pubblico”, approvato all’unanimità nel corso della Plenaria del 10 dicembre 2021.
In questo documento il CNB affronta un aspetto particolare: il rapporto tra la vulnerabilità e i “luoghi della cura”, intesi non soltanto come apparato istituzionale di assistenza, ma anche come momenti di attenzione ed ascolto. Accanto alle due tipiche forme di intervento, costituite dai trasferimenti economici e dalla erogazione di servizi, pare necessario dare una risposta a tutte quelle dimensioni esistenziali che la crisi delle strutture di aggregazione, a partire dalla famiglia, lasciano fuori e che i limiti economici e politici del Welfare state non riescono a prendere in esame. Appare sempre più indispensabile favorire lo sviluppo di un “welfare di comunità” (Community Welfare) in cui individui, famiglie, associazioni cerchino, con lo Stato e oltre lo Stato, di costruire nuove forme di incontro e assistenza. Esprime queste esigenze il Piano nazionale di ripresa e resilienza, riforme e investimenti la realizzazione di “Case della Comunità̀” in cui l’assistenza sanitaria è affiancata e potenziata dalla creazione di luoghi in cui l’assistenza sociale si lega strettamente all’ascolto delle esigenze dei soggetti più deboli e fragili.
A partire dalla riflessione sulla vulnerabilità, nel suo profondo legame con l’etica della cura (intesa come “prendersi cura”), il Comitato avverte l’esigenza di richiamare l’attenzione su queste esperienze per poi arrivare a definire le molteplici potenzialità applicative di un modello denominato “Spazio etico” inteso come luogo di ascolto, di incontro e di scambio di esperienze di vita personali e professionali in cui dare voce ai singoli cittadini e alle associazioni che li rappresentano. Questo documento intende evidenziare che le problematicità etiche vanno oltre la dimensione biomedica e toccano diverse dimensioni della vita sociale in cui emergono con particolare evidenza peculiari situazioni di vulnerabilità: situazioni rinvenibili oltre che nelle strutture sanitarie, anche nelle scuole, nelle carceri, nei tribunali. L’operatività degli spazi etici in tutti questi luoghi meriterebbe una disamina specifica e particolareggiata. Il documento prende in esame, in maniera schematica, alcuni contesti per mettere in luce alcune esemplificazioni (carcere, tribunale, scuola).
Il parere sottolinea come lo spazio etico costituisca uno strumento importante per promuovere un dibattito pubblico finalizzato ad una informazione, formazione e consultazione dei cittadini al fine di renderli più consapevoli nelle scelte, e rafforzando il loro ruolo nella governance della società sui problemi etici emergenti. È anche un compito istituzionale del CNB: alcune iniziative sono già state intraprese (conferenze per le scuole e incontri con la cittadinanza), ma è questo un ambito che il CNB ritiene doveroso implementare e sollecita il Governo in tale direzione.
Il parere è stato redatto dai Proff. Luisella Battaglia e Salvatore Amato.
Per eventuali approfondimenti i giornalisti interessati possono contattare gli estensori del parere tramite la Segreteria del CNB al telefono 328.0465267 – email: cnbioetica@governo.it